martedì, Luglio 16, 2024

REPORT IX GIORNATA NAZIONALE DEL MONDO CHE NON C’E’

Festival dei Due Mondi-Spoleto 2024

– Foto Vinnie Porfilio Compagnia#SIneNOmine“Creta”-

Domenica 7 luglio si è conclusa positivamente la ‘tre giorni’ della IX GIORNATA NAZIONALE DEL MONDO CHE NON C’È, promossa dal CESP-Rete delle scuole ristrette e svoltasi nell’ambito della 67a edizione del prestigioso Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nelle tre giornate sono stati variamente e ampiamente declinati i due temi cardine che la Rete porta avanti da dodici anni: istruzione e cultura in carcere quali elementi qualificanti dell’esecuzione penale.

Il seminario, che ha avuto come sempre una valenza formativa per i docenti che vi hanno partecipato, è iniziato la sera del 5 luglio, con la rappresentazione teatrale CRETA della Compagnia#SIneNOmine (direttore artistico Giorgio Flamini, architetto, docente e componente della Rete), che si è svolta all’interno della Casa di reclusione di Spoleto, nella quale, in due giorni, millequattrocento spettatori sono stati accompagnati dagli attori “ristretti” in un vero e proprio viaggio nel labirinto-carcere. È stato ripercorso, così, attraverso il mito, il passaggio dal Kàos primigenio del vuoto fluttuante alla creazione di un’umanità,materia forgiata con la creta, che non conosce riscatto nell’eterno ripetersi di gesti e che, nel percorso scenico, si è inverata nella Creta minoica e nel suo labirinto, prigione eterna nella quale gli attori “detenuti” si sono mossi, vittime, insieme, di un Minotauro che li divora e di quel Minosse, il re terribile (seppur giusto) che in quella prigione eterna e immutabile li trattiene sino al sacrificio.

Così, tra lampi di possibili soluzioni e subitanee involuzioni, calato il sipario del teatro, la mattina successiva, sabato 6 luglio, in un continuum ideale tra i due momenti, si è aperto il seminario organizzato dal CESP “Utopie e distopie: un labile confine”, nel quale è stata indagata, attraverso gli interventi di illustri relatori, quella fragile linea di demarcazione che spesso fa scivolare l’utopia perseguita nel suo esatto contrario distopico.

Nel seminario è stato presentato uno sguardo completo sull’attuale e problematica situazione delle carceri e i lavori, coordinati da Anna Grazia Stammati (Presidente CESP) e Luisa Marquardt (Cattedra di Bibliografia e Biblioteconomia dell’Università Roma Tre), dopo il saluto istituzionale della Direttrice

Bernardina Di Mario e del Comandante Luca Bontempo della Casa di reclusione di Maiano, hanno visto succedersi gli interventi degli importanti relatori convenuti, a partire da quello autorevole del professor Giovanni Maria Flick (già Ministro della Giustizia e Presidente Emerito della Corte Costituzionale) che ha sottolineato come la salute delle istituzioni democratiche si misuri proprio sulle condizioni in cui versano i più fragili, conducendo un’analisi critica dell’attuale situazione delle carceri e fornendo molteplici spunti di riflessione, all’intervento dell’Avvocato Irma Conti, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, che si è soffermata sulla centralità, assunta di recente nel contesto sociale, dell’Istituzione Penitenziaria, che versa da anni in una situazione critica e sull’importanza degli interventi in favore di una esecuzione penale consapevole, formativa e fondata sull’accesso al lavoro dei detenuti per un loro effettivo reinserimento nella società; dall’intervento del Professor Giancarlo Monina (Professore Ordinario di Storia contemporanea, Università Roma Tre e Presidente della  Conferenza Nazionale dei Poli Penitenziari Universitari)che ha sottolineato il positivo sviluppo dei corsi universitari in carcere in questi anni (circa 1700 gli iscritti ai corsi universitari nei penitenziari) e la necessità di una collaborazione tra il CESP e la CNUPP per riuscire a migliorare lo sviluppo dei percorsi di istruzione in carcere,a quello del Professor Francesco Gambino(Professore Ordinario di Diritto privato Università degli studi di Macerata) che si è soffermato sull’importanza della centralità di istruzione e cultura e sul legame tra Diritto e Arte in carcere, proprio nella direzione già intrapresa dai promotori della IX Giornata nazionale del mondo che non c’è e sui possibili sviluppi dei percorsi Laboratoriali incentrati su tale binomio. Nella mattinata è stato anche presentato, da Tiziana Serantoni, tirocinante universitaria magistrale nel corso Biblioteche innovative in carcere, che si svolge presso la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, lo stato dell’arte del trattamento del “Fondo Flick”.

Il Fondo è costituito da mille volumi a carattere giuridico che il Professore ha donato agli studenti di Rebibbia che gli “operatori bibliotecari” formatisi nel corso hanno provveduto a inventariare, catalogare e classificare. L’Avvocato Damiano Francesco Pujia – che sta seguendo il lavoro di redazione della Guida  bibliografica ragionata al Fondo (che sarà preceduta da una prefazione dello stesso Prof. Flick) – ha ricordato il valore delle iniziative culturali in carcere per la tutela della diversità, ricordando l’importanza di diffondere una cultura della pena al fine di contrastare il motto del “marcire in galera” che purtroppo sembra condiviso da più parti nella società. Per finire, il Garante regionale del Piemonte, Bruno Mellano, il quale segue da tempo il percorso della Rete che ha al proprio interno una buona presenza di docenti piemontesi e di volontari di ICS-ETS, si è soffermato sull’emergenza suicidi in carcere, sui quali ha richiamato la necessità di un intervento urgente delle istituzioni per attuare provvedimenti straordinari che facciano scendere il numero dei detenuti e per una presa in carico delle persone detenute, in particolare delle più fragili, con iniziative ed attività che li supportino.

Nel suo intervento la presidente del CESP ha richiamato l’importanza dei percorsi di istruzione e del diritto all’accesso al patrimonio culturale della comunità da parte dei detenuti, così come dei Laboratori formativi interattivi per la ricostruzione della propria identità da parte delle persone detenute, come dimostrano le esperienze del Laboratorio teatrale di Giorgio Flamini e del Laboratorio di Biblioteconomia e bibliografia condotto con il qualificato supporto della professoressa Luisa Marquardt (che su tale esperienza è intervenuta, sottolineando il carattere “osmotico” e abilitante del progetto Fondo Flick,la cui attuazione ha costituito una fertile intersezione tra il “dentro” e il “fuori”, favorendo l’incontro di persone portatrici di conoscenze, esperienze, interessi, capacità, vissuti differenti, capaci di mettere a frutto tale diversità per un obiettivo comune).

Entrambi i laboratori sono centrati sulle potenziali opportunità lavorative che questi offrono, sia dentro che fuori dal carcere (anche se sino ad ora sono stati totalmente autofinanziati), nonostante spesso le buone prassi non riescano a fare sistema, perdendo, così,la propria efficacia.

I lavori sono poi continuati nella mattinata del 7 luglio, presso la Casa di reclusione di Maiano. Qui, alla presenza del Garante Bruno Mellano, dell’Avvocato Damiano Francesco Puija e della Prof.ssa Luisa Marquardt (i quali hanno voluto seguire i docenti anche nell’ultima giornata seminariale), attraverso il racconto per immagini del Laboratorio teatrale della Compagnia#SIneNOmine, condotto da Giorgio Flamini, i docenti della Rete si sono confrontati sullo stato dei percorsi di istruzione nelle carceri e sulla necessità di una interlocuzione istituzionale per affrontare, insieme, i nodi ancora presenti nell’istruzione degli adulti a dieci anni dall’avvenuta riorganizzazione di questo segmento di istruzione.

Al termine della giornata il CESP e la Rete hanno dato appuntamento ai prossimi incontri nazionali che si svolgeranno a dicembre prossimo a Roma (per la presentazione della Guida bibliografica ragionata al Fondo Flick), a maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino(con il progetto “Adotta uno scrittore in carcere”) e a luglio, sempre nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto, alla X GIORNATA NAZIONALE DEL MONDO CHE NON C’È, nella quale si celebrerà il decimo anno di presenza al Festival del CESP e della Rete delle scuole ristrette.

Anna Grazia Stammati
(Presidente CESP)

Roma, 8 luglio 2024

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