I COBAS SCUOLA sono stati i primi a denunciare il progetto di scuola-azienda e istruzione-merce nell’ambito della battaglia contro la cosidetta “autonomia scolastica” del ministro Berlinguer, tanto decantata dai sindacati confederali: quell’ autonomia pensata per destrutturare la scuola italiana, scambiando il valore della solidarietà e della collegialità con l’individualismo, la competizione e la presunta “meritocrazia”.
Su tali basi, vi invitiamo a votare i candidati COBAS SCUOLA nella lista docenti della Secondaria di II grado alle elezioni CSPI se, come noi:
· SIETE CONTRARI/E alla pseudo riforma della filiera tecnico-professionale dei percorsi quadriennali. La stragrande maggioranza dei collegi dei docenti per quest’anno ha bloccato il blitz ministeriale, ma siamo convinti che torneranno alla carica il prossimo anno. L’attivazione del percorso quadriennale comporterà la rimodulazione del calendario scolastico annuale e dell’orario settimanale delle lezioni, le ore del quinto anno verranno spalmate nei quattro precedenti con lezioni che potrebbero essere svolte allungando il calendario scolastico nei mesi estivi oppure prolungando, nel pomeriggio, l’orario settimanale. Insomma, possiamo già prevedere che ci sarà un calo drastico dei posti in organico di fatto. E, soprattutto, questa riforma ha un filo comune che la lega alla distruttiva Autonomia differenziata: la programmazione regionale circoscrive la formazione solo alle aziende presenti sul territorio, con l’avvio di una regionalizzazione differenziata e di una limitazione dell’idea di curricolo nazionale che metterà a rischio il valore legale del titolo di studio.
· SIETE CONTRARI/E all’introduzione del cosidetto “liceo del made in Italy” che riafferma quella mentalità aziendalista che relega la scuola ad una tra le tante agenzie di formazione professionale. Non è un caso che il percorso formativo proposto deve contemplare unicamente insegnamenti la cui utilità sia immediatamente quantificabile in termini di spendibilità sul mercato e, allo stesso, tempo vengano sminuite o addirittura eliminate quelle discipline – come le Scienze Umane – che invece hanno come fine la formazione della persona nella sua integralità e capacità di orientarsi criticamente nel mondo contemporaneo.
· SIETE CONTRARI/E all’obbligatorietà del PCTO: come COBAS ci siamo sempre battuti contro l’obbligatorietà sia dell’Alternanza Scuola Lavoro sia dei PCTO e contro il loro carattere di requisito per l’accesso agli Esami di Stato. Siamo consapevoli che negli Istituti tecnici e professionali un’esperienza effettivamente formativa sul campo (sostituendo, però, l’addestramento al lavoro con la riflessione critica e la formazione approfondita sui diritti e sulla sicurezza sul lavoro) collegata strettamente al percorso scolastico, sia considerata molto spesso necessaria dai docenti, dagli studenti e dalle famiglie. Ma, come abbiamo rivendicato più volte anche con scioperi, la scelta se attivare o meno tali percorsi solo nei Tecnici e nei Professionali, la determinazione dell’orario e delle altre modalità didattiche e organizzative, vanno ricondotte alla libera decisione dei Collegi dei docenti.
· SIETE CONTRARI/E a inserire i Test Invalsi nel curriculum degli studenti. L’inserimento dei risultati dei quiz – nati per dare indicazioni “nazionali” – nel curriculum degli studenti, oltre a produre una sorta di schedatura della persona, verranno strumentalizzate per una narrazione fuorviante delle scuole del Mezzogiorno, che, se dovesse venir approvata in Parlamento l’Autonomia differenziata, verranno ancor più penalizzate. Come COBAS SCUOLA, assieme ad altre associazioni, abbiamo avanzato un reclamo al Garante della Privacy, per il pericolo, gravissimo, che i risultati dei Test Invalsi, allegati al diploma, possano essere resi noti. E’ evidente la volontà del Governo: inutilità dell’Esame di Stato e del valore legale del titolo di studio, sostituito dai risultati INVALSI utilizzati come certificati di competenze, eliminando de2finitivamente la funzione valutativa della professionalità docente.
SIETE CONTRARI/E alle nuove figure di docente tutor e docente orientatore che, secondo il Ministero, dovrebbero servire ad affrontare la dispersione scolastica: I tutor esistono già all’interno delle scuole. Sono tutti i docenti che dovrebbero essere valorizzati con un aumento di stipendio per il lavoro che svolgono, compreso quello di tutoraggio. Se davvero si vuole combattere la dispersione scolastica bisognerebbe innanzitutto liberare la scuola da una burocratizzazione che soffoca, investire sulle infrastrutture, stabilizzare i docenti precari e formare classi con non più di 20 allievi/e, per dare la possibilità ai docenti di poter recuperare quelli/e in difficoltà.
SIETE CONTRARI/E all’assegnazione ai precari/e delle supplenze con l’algoritmo: lo abbiamo più volte denunciato e continueremo a farlo fino a quando questa vergognosa procedura verrà eliminata. Nessun algoritmo può garantire la trasparenza necessaria né una scelta adeguata in situazioni di assegnazione che si modificano di momento in momento. Le convocazioni per l’assegnazione delle supplenze da GPS devono avvenire in presenza.
Pino Iaria capolista dei COBAS SCUOLA nella Secondaria di II grado