martedì, Aprile 8, 2025

Gli enormi limiti dei test INVALSI secondo i COBAS : alcuni esempi concreti (4)

Nonostante l’intento delle prove INVALSI sia quello di offrire una valutazione oggettiva della preparazione di alunne e alunni, esse presentano diversi limiti che ne mettono in discussione la reale efficacia.Nelle prove di comprensione della lettura, diversi quesiti evidenziano  problemi legati alla formulazione delle domande a risposta chiusa, alla capacità di misurare un reale apprendimento e alle possibili distorsioni nella valutazione delle competenze.Un esempio concreto: nella prova di quinta primaria dello scorso anno scolastico è stato presentato il testo L’albero al centro del mondo che inizia così:  «Un albero?» Ho guardato Leila incredulo. Lei ha annuito. «Una witkaree. Nome scientifico: Rhus pendulina.» «Piacere di conoscerti, albero» ho detto io. Ho passato una mano sulla corteccia ruvida. «È a rischio estinzione o cose così?».  Un item propone la seguente domanda: Per quale motivo il ragazzo fa questa domanda a Leila? Le opzioni di risposta sono:
A. □ Cerca di capire perché Leila dia tanta importanza a quell’albero.
B. □ Vuole vedere se Leila sa davvero tutto su quell’albero.
C. □ È interessato a imparare da Leila tante cose su quell’albero.
D. □ Vuole trovare una soluzione per aiutare Leila a guarire quell’albero.

La griglia di correzione INVALSI indica la risposta A come quella corretta, infatti il ragazzo sembra sorpreso dall’interesse di Leila per l’albero e cerca di capire se c’è un motivo particolare dietro questa attenzione. Ma risulta plausibile anche la risposta C perché, chiedendo se l’albero è a rischio di estinzione, il ragazzo mostra curiosità e voglia di saperne di più. Entrambe le risposte dimostrano una comprensione del testo, ma mettono in risalto aspetti diversi della scena. Nel processo di comprensione del testo, possono emergere diverse interpretazioni a seconda del punto di vista adottato durante l’analisi. Non sempre esiste un’unica risposta corretta: spesso si tratta di risposte plausibili, fondate su operazioni cognitive differenti. La risposta A coinvolge il pensiero critico e l’intelligenza interpersonale, poiché richiede di analizzare il comportamento di Leila cercando di comprenderne le motivazioni. Questa scelta implica capacità di riflessione e sensibilità verso le intenzioni degli altri. La risposta C, invece, si basa sul pensiero inferenziale e sull’intelligenza logico-linguistica, in quanto interpreta la domanda del ragazzo come segno di curiosità e interesse per l’albero. In questo caso, l’attenzione è rivolta alla volontà di apprendere, dimostrando l’abilità di trarre informazioni implicite dal contesto.Ne deriva una ben scarsa affidabilità e oggettività dell’item, poiché oltre a penalizzare  coloro  che, pur avendo compreso il testo, ne offrono un’interpretazione leggermente diversa, non tiene conto delle possibili risposte plausibili. Per valutare in modo autentico le competenze di comprensione del testo, è necessario ricorrere a domande a risposta aperta, che permettano agli studenti di esprimere un’interpretazione autonoma, personale, argomentata e articolata del contenuto letto. La valutazione delle competenze di lettura richiede di esplicitare il ragionamento, motivare le risposte ed esplorare diversi livelli di comprensione, senza limitarsi a risposte predefinite. È importante stimolare il pensiero critico, lasciando spazio a interpretazioni personali e a argomentazioni più approfondite.

In merito alle prove INVALSI di matematica, spesso si riscontrano  ostacoli linguistici, in particolare nella  formulazione del testo dei problemi. Un esempio concreto proviene da un breve testo di un problema del 2013, destinato alla classe seconda primaria, che è stato oggetto di analisi (R. Zan, Convegno UMI-CIIM, 2016; S. Demartini – S. Sbaragli, Didattica della Matematica 05, 2019): Una classe di 9 maschi e 10 femmine, accompagnati dalla maestra Gianna e dalla maestra Luisa, sale sul pulmino per andare in gita. Restano due posti liberi. Quanti sono in tutto i posti a sedere per i viaggiatori sul pulmino? Le opzioni di risposta sono A: 19; B: 21; C: 23. Secondo i dati raccolti, solo il 17% degli studenti ha selezionato la risposta corretta (C: 23), mentre una percentuale maggiore (36,2%) ha optato per una risposta errata (B: 21). La difficoltà nell’individuare la risposta corretta non è però di natura matematica, ma di comprensione del testoGli stessi studi evidenziano l’artificiosità del testo (es. risposta B:21: le maestre potrebbero osservare in piedi la classe) e ostacoli linguistico-enciclopedici: l’ambiguità della locuzione “in tutto” (riferendosi a tutti i posti a sedere o a tutti i posti occupati?), e l’anafora “viaggiatori”, che potrebbe non chiarire se includa anche le maestre ed escluda l’autista. Si tratta di elementi che richiedono  di essere risolti prima di procedere alla risoluzione matematica attraverso una discussione collettiva del testo con domande-stimolo da parte dell’insegnante affinché il testo sia compreso in modo profondo. Ma nelle prove INVALSI questo non è possibile poiché ci sono tempi stabiliti di durata della prova e rigide regole previste nel Manuale per il somministratore: NON rispondere alle eventuali richieste di aiuto degli alunni sulle domande delle prove e NON dare alcuna informazione aggiuntiva, indicazione o suggerimento. La migliore risposta indicata per qualunque richiesta di aiuto è: Mi dispiace ma non posso rispondere a nessuna domanda. Se ti può essere utile, rileggi le istruzioni e scegli la risposta che ti sembra migliore.

Bruna Sferra  Esecutivo di Roma e Provincia dei COBAS Scuola

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