Comunicato Stampa e Patrocinio Ministero Giustizia Convegno 2 Luglio Spoleto "Costruire Il Cambiamento" - "Il Mondo che non c'è"
CONVEGNO NAZIONALE
La scuola in carcere
"Costruire il cambiamento"
"Il Mondo che non c’è"
Laboratori interdisciplinari
per la costruzione di identità
Prison Art festival 2 luglio 2016
Casa di Reclusione
Maiano-Spoleto
Con il Patrocinio del Ministero della Giustizia
Il 2 luglio scorso si è svolto presso la Casa di reclusione di Maiano-Spoleto, il Convegno nazionale organizzato dal CESP-Centro studi scuola pubblica, sulla scuola in carcere“Costruire il cambiamento- Il Mondo che non c’è” che per i contenuti espressi e il valore delle attività poste in essere dal Cesp e dalla “rete delle scuole ristrette” ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Giustizia.
I lavori della prima giornata nazionale del “Mondo che non c’è- Prison Art Festivalsi sono snodati lungo un percorso iniziato nella mattinata del 2 luglio, con la visita ai laboratori del carcere di Spoleto, vere e proprie “officine culturali” nelle quali prendono vita gli spettacoli teatrali degli studenti ristretti della compagnia //SineNOmine e conclusosi in serata, con la rappresentazione teatrale “ ‘A città ‘e Pulecenella”, di cui sono stati attori protagonisti gli stessi studenti “ristretti” del laboratorio teatrale (realizzazione e regia di Giorgio Flamini-docente di scenotecnica del L.A.“ Sansi-Leonardi-Volta” di Spoleto, sez. carceraria, architetto e direttore artistico della compagnia). Dopo le relazioni delle ricercatrici universitarie, Elena Zizioli, Luisa Marquardt (Università Roma Tre) e Maria Rita Mancaniello (Università di Firenze),il Cesp e i docenti della “rete delle scuole ristrette” hanno presentato il lavoro svolto nei laboratori didattici:le mostre “Riscatti” CPIA di Prato-sezione carcere della Dogaia, “Fuori classe. Scuole in rete” Rivista di varia umaità IIS “J.Von Neumann” Rebibbia NC, le realizzazioni dei Laboratori artistici e orafi L.A.“Soleri-Bertone” carcere di Saluzzo, dei Laboratori teatrali ITE” Caruso” carcere di Secondigliano, del Laboratorio di scrittura e musica-CPIA e IPSIA-carcere di Terni), mentre Anna Grazia Stammati, docente a Rebibbia e presidente del Cesp ha illustrato il programma per l’attuazione di Misure di sistema finalizzate alla definizione di interventi adeguati alla condizione dei soggetti “ristretti”. Molto apprezzati gli interventi del Dottor Fabio Gianfilippi, magistrato di sorveglianza di Spoleto che ha partecipato alla definizione delle linee di intervento degli Stati generali dell’esecuzione penale, per l’ organizzazione della vita detentiva improntata al principio di individualizzazione del trattamento e della dottoressa Martina De Luca, della Direzione Generale Educazione e Ricerca del MIBACT, che ha sottolineato l’importanza dei percorsi di istruzione nelle carceri e l’avvio di azioni sistematiche di educazione al patrimonio culturale, ai fini della desistenza dal crimine, così come previsto nel Piano nazionale di educazione al patrimonio culturale del MIBACT. Un riconoscimento particolare per l’alto valore dell’azione sinergica presente nella Casa di Reclusione di Maiano, è andato al Comandante, dottor Marco Piersigilli, agli ispettori, agli agenti e al coordinatore dell’area educativa, dottor Roberto Pallotta, che hanno seguito e sostenuto il percorso compiuto, mettendosi a completa disposizione degli intervenuti. I docenti presenti sono stati concordi nel ribadire l’importanza di una pratica didattica interattiva basata su un’attività laboratoriale che non rinunci ai contenuti disciplinari ed hanno richiesto il riconoscimento dei laboratori da loro già presentati per l’attuazionedi Misure di sistema finalizzate alla definizione di interventi adeguati alla condizione dei soggetti “ristretti”,attraverso la finalizzazione diretta dei fondi già messi a disposizione dal MIUR per CPIA e percorsi di secondo livello. Solo così, quanto già sperimentato, potrà divenire pratica didattica diffusa e comune e non rimanere intervento episodico.
AnnaGrazia Stammati (Presidente CESP)